Obiettivo
Il progetto artistico "Il cibo nell'arte" ha coinvolto tutte le 15 classi della SSPG "Damiano Chiesa".
Le studentesse e gli studenti si sono cimentati nella decorazione di una parete della mensa scolastica e hanno trasformato, così, un loro spazio quotidiano in un ambiente vibrante di arte e celebrazione del cibo.
L'argomento
Il progetto grafico mirava a esplorare diverse correnti artistiche, significative della storia dell’arte, dagli albori fino ai giorni nostri, focalizzandosi sul tema del cibo e del sostentamento.
Attività
Le classi, guidate dai docenti di arte Elzbieta Banasiak e Luca Nicolini, hanno iniziato il loro percorso con l'analisi delle nature morte di artisti come Caravaggio, che con la sua maestria nell'uso della luce e dell'ombra ha reso vive le sue composizioni di frutta e ortaggi, e si è esteso fino alle opere di Roy Lichtenstein e Tom Wesselmann, esponenti della Pop Art, che hanno reinterpretato in modo colorato e stilizzato il tema alimentare.
L'ispirazione è stata tratta anche da manufatti antichi, come vasi e piatti greci, che raccontano storie di banchetti e rituali attraverso le loro dettagliate decorazioni. La reinterpretazione contemporanea di queste opere ha permesso alle ragazze e ai ragazzi di sperimentare materiali e tecniche innovativi, dando vita a creazioni originali.
Il progetto ha incluso anche lo studio dei ritratti, come il celebre "Doppio ritratto dei Duchi di Urbino" di Piero della Francesca e le stravaganti composizioni di Giuseppe Arcimboldo, che ha utilizzato frutta e verdura per creare volti umani: tali opere hanno ispirato le studentesse e gli studenti a giocare con l'immaginazione e a creare proprie versioni fantasiose e moderne.
La rappresentazione dei paesaggi ha attinto idee da artisti come Carl Warner, noto per i suoi ambienti colorati, pieni di immagini alimentari, e Giorgio de Chirico, con le sue atmosfere metafisiche: anche gli sfondi romantici di Caspar David Friedrich hanno offerto spunti per rappresentazioni suggestive e poetiche.
Le scene di vita quotidiana, dall'arte preistorica con le scene di caccia, alle cucine medievali, fino a capolavori come "L'ultima cena" di Leonardo da Vinci, "I mangiatori di patate" di Vincent van Gogh e "Colazione sull'erba" di Édouard Manet, hanno permesso agli alunni e alle alunne di esplorare la narrazione attraverso l'arte, creando opere che raccontano storie di condivisione e convivialità.
Infine, lo studio di stili e tecniche diverse, come quelli della Pop Art di Keith Haring e dell'artista postmoderno Erró, ha arricchito il progetto con elementi di contemporaneità e sperimentazione, permettendo alle studentesse e agli studenti di esprimere la loro creatività in modo libero e innovativo.
"Il cibo nell'arte" non è stato solo un progetto di decorazione murale, ma un vero e proprio percorso di apprendimento e crescita artistica, che ha permesso alle allieve e agli allievi di conoscere e apprezzare la storia dell'arte attraverso il tema universale del cibo, sviluppando al contempo competenze tecniche e creative.
Il risultato finale è un murales che non solo abbellisce la mensa scolastica, ma racconta una storia collettiva di ricerca, scoperta e creatività condivisa.